ACQUEDOTTO SOTTRATTO AI VEDANESI
La vera sorpresa di questa estate è stata la decisione
repentina presa dalla giunta di aderire ad una proposta elaborata a livello
provinciale volta a definire l’assegnazione della gestione dell’acquedotto
vedanese ad una società provinciale a partecipazione pubblica. Fin qui siamo
nel solco tracciato dalla normativa sugli acquedotti che prevede un loro
accorpamento per ottenere economie di scala e che esige, dopo il referendum che ha sancito
la non cedibilità a privati dell’acqua in quanto bene pubblico per eccellenza,
la costituzione di società a partecipazione pubblica. Dov’è il problema allora?